giovedì 4 dicembre 2014

Rimuovere i programmi indesiderati con Revo Uninstaller

Quando acquistiamo un pc assemblato o un notebook, troviamo all'interno molti programmi inutili oppure in scadenza, installati dal produttore i quali occupano spazio e risorse. Questi software vengono chiamati bloatware. Come si rimuovono? In genere si utilizza la funzione implementata dal programma, l'uninstaller, oppure andando in pannello di controllo, programmi e funzionalità e si procede rimuovendoli uno ad uno. Questa operazione rimuove il programma ma non permette la pulizia completa del sistema, e rimangono tracce un po ovunque.
La rimozione definitiva è possibile farla con programmi che "cercano" in tutto il disco le tracce lasciate dai software che vogliamo togliere. Il migliore è senza dubbio Revo Uninstaller.

Colleghiamoci al sito ufficiale ed eseguiamo il download della versione free;













Una volta scaricato ed installato si presenterà così. Adesso non resta che scegliere i programmi da rimuovere e seguire le indicazioni a schermo.



Aggiornare in automatico i Driver del Pc

"Per driver si intende un componente software che consente al computer di comunicare con componenti hardware o con dispositivi. In assenza dei driver, i componenti hardware collegati al computer, ad esempio una scheda video o una stampante, non funzioneranno correttamente".
Per definizione, senza driver, il pc e le periferiche non vanno come dovrebbero. Per ovviare al problema dei driver obsoleti, spetta all'utente controllare regolarmente il sito web del produttore e controllare la disponibilità di un eventuale aggiornamento. La prassi però risulta complicata e macchinosa. Prima di tutto dobbiamo conoscere il dispositivo installato, se si tratta di una stampante è abbastanza semplice, ma quando si tratta del modulo wifi o della scheda video, non è facile sapere cosa abbia "montato" il produttore sulla scheda madre, e spesso i siti web che contengo i driver non sono molto intuitivi.
Fortunatamente ci viene in aiuto un software; si tratta di Driver Booster. In pratica cosa fa il programma, analizza i driver presenti nel computer e si collega ad internet cercando la versione più recente. Vediamo come installare ed avviare il programma.

Colleghiamoci al sito e scarichiamo il programma












Seguite le indicazioni facendo attenzione a disabilitare l'opzione di installazione del programma non richiesto





















Una volta terminato il setup, si avvierà il programma ed effettuerà una scansione. Se tutto è aggiornato potete chiudere, altrimenti provvedete all'aggiornamento dei driver


Filehippo, aggiornare in automatico i programmi su Windows

La funzione che apprezzo di più in uno smartphone, è l'aggiornamento automatico delle App. Senza tante preoccupazioni, il sistema mi assicura sempre l'ultima versione disponibile dei programmi che uso quotidianamente. Su pc, la situazione è diversa; alcuni programmi quando vengono avviati, attivano una notifica per la presenza di una nuova versione disponibile al download, vedi Adobe reader, Flash Player, ecc.. A questo punto l'utente dovrà recarsi sulla pagina web dello sviluppatore e scaricare il programma aggiornato. Mentre seguivo la "prassi" e scaricavo i software aggiornati, mi è venuta in mente una domanda: se esistesse un modo per fare tutto questo in maniera automatica e senza tanti passaggi? La risposta è arrivata quando mi sono imbattuto in filehippo.com. Questo simpatico software esegue una scansione dei programmi installati e permette il download dell'ultima versione disponibile. Andiamo per ordine e vediamo come installare l'app manager:


Prima di tutto recarsi a questo link e scaricare l'App Manager;















Avviare il setup e seguire le istruzioni a video, ricordando di disabilitare l'avvio automatico dell'applicazione;





















A questo punto potete avviare il programma, che provvederà ad analizzare i software installati e aprire la pagina web con i risultati. Disattivate pure l'opzione di cercare le versioni beta, portano delle novità ma possono risultare instabili nell'uso quotidiano.














Avete finito; di tanto in tanto aprite il programma e controllate se ci sono programmi da aggiornare.

domenica 23 novembre 2014

Quando un' App Android si blocca



A molti di voi sicuramente sarà capitato di vedere una schermata come questa. Il problema è causato da una o più app che purtroppo non funzionano a dovere. E come risolvere? Ci sono varie strade per eliminare il problema, quella più veloce e indolore è senza dubbio quella di svuotare la cache dell'applicazione incriminata. Senza scendere nel tecnicismo, la cache è una specie di memoria al cui interno possiamo trovare dati relativi agli ultimi utilizzi, history, foto visualizzate, ecc... è molto importante per far aprire più velocemente le varie applicazioni. In genere si parla di pochi kb, ma spesso possono arrivare a molte Mb, andando ad occupare la memoria del telefono e sopratutto può provocare questi spiacevoli errori. Nell'esempio che segue, ho preso in esame Facebook dato che è quella che spesso si blocca.







Da impostazioni, andare in "Gestione applicazioni"


Adesso cercate l'app di cui volete svuotare la cache, in questo caso Facebook;


Si apriranno le impostazioni dell'applicazione;


Come vedete, nel mio caso l'app ha generato 51,88 MB di cache. Per svuotarla basterà premere su "Svuota cache".

Avete finito. In teoria non dovrebbero più presentarsi errori, ma se notate ugualmente dei problemi, un'altra soluzione sarà quella di rimuovere e reinstallare l'app dal Play Store.

martedì 21 ottobre 2014

Ecco come si presenta Android 5.0 Lollipop con la developer preview su Nexus 5













Terminali che saranno aggiornati ad Android Lollipop







Google
Oltre ai nuovi Nexus 6 e Nexus 9, alfiere di Lollipop, Big G ha annunciato ufficialmente che l’update sarà disponibile anche per Nexus 5, Nexus 4, Nexus 7 e Nexus 10, con roll-out a partire dal prossimo 3 Novembre.

SAMSUNG
Ancora nessuna notizia ufficiale da parte del maggior produttore di smartphone al mondo: facile ipotizzare che Galaxy S5, S4, Note 4, Note 3 e Galaxy Alpha siano in gioco. Come ricorderete, qualche settimana fa avevamo avuto modo di vedere un primo assaggio di Lollipop con tanto di TouchWiz su Galaxy S5; citando fonti proprie, SamMobile aveva inoltre collocato l’arrivo dell’update su Galaxy S5 e Galaxy Note 4 tra fine Novembre e inizio Dicembre.

HTC
Solo poche ore dopo la presentazione, HTC ha ufficialmente confermato che Android 5.0 Lollipop arriverà entro 90 giorni dal rilascio sui suoi One (M8), One (M7) e One Mini. Indiscrezioni emerse qualche mese fa suggeriscono che l’update potrebbe arrivare anche su One Mini 2, One E8, One Max, Butterfly S, Desire 816 e Desire 610.

SONY
Anche in questo caso abbiamo voci ufficiali: il produttore nipponico ha infatti annunciato che tutta la gamma Xperia Z sarà aggiornata a Lollipop: in particolare, sono citati Xperia Z, Xperia ZL, Xperia ZR, Xperia Tablet Z, Xperia Z1, Xperia Z1S, Xperia Z Ultra, Xperia Z1 Compact, Xperia Z2, Xperia Z2 Tablet, Xperia Z3, Xperia Z3v, Xperia Z3 Compact e Xperia Z3 Tablet Compact. L’update arriverà inizialmente su Xperia Z Ultra Google Play edition e in seguito sugli altri device, probabilmente a partire da Gennaio.

MOTOROLA
Il produttore del nuovo Nexus ha immediatamente annunciato che tutti i suoi più recenti smartphone saranno aggiornati a Lollipop: nel comunicato ufficiale vengono infatti inclusi Moto X (prima e seconda generazione), Moto G ( prima e seconda gen.), Moto G 4G LTE, Moto E
Droid Ultra, Droid Maxx e Droid Mini.

Lg
Al momento LG non si è ancora pronunciata sulla questione: G3 è ovviamente il principale candidato all’update e anche G2 sembra poter essere tra i “papabili”; restiamo in attesa di dettagli più specifici.

UPDATE 20/10: TechRadar riferisce testualmente di aver appreso da LG che al momento non ci sarebbero novità “circa il se e quando Android Lollipop arriverà su LG G3.” Quel “se” lascia effettivamente perplessi, ma sembra davvero improbabile che l’attuale flagship non riceva affatto la nuova versione Android.

Ricordiamo che LG G2 fu aggiornato ad Android 4.4, direttamente dalla versione 4.2, quattro mesi dopo il lancio ufficiale: con tempistiche simili, è possibile che Lollipop arrivi su LG G3 nei primi mesi del 2015.
L’update dovrebbe arrivare anche sul già citato G2 e probabilmente anche su G2 Mini e G3 S, ma al momento restiamo nel campo delle indiscrezioni.
oneplus

Update in arrivo anche per One, unico device OnePlus: il produttore ha infatti da tempo annunciato che l’aggiornamento sarà disponibile entro tre mesi dal rilascio delle factory image per i dispositivi Nexus.
nvidia

Con il suo Tegra K1 che dà vita al nuovo Nexus 9, NVIDIA non si è dimenticata di Shield Tablet: il device sarà aggiornato a Lollipop (lo abbiamo letto stamattina), anche se non ci sono ancora informazioni relative alle tempistiche.
ANDROID ONE

Come sappiamo, anche i tre smartphone Android One (Karbonn Sparkle V, Micromax Canvas A1 e Spice Dream Uno) riceveranno Android Lollipop: Google ne ha garantito la disponibilità in tempi brevi.
ASUS

Come gentilmente segnalato da Maurizio R. e da diversi altri lettori nei commenti, anche Asus ha ufficialmente confermato l’aggiornamento a Lollipop per i suoi Zenfone. L’update dovrebbe arrivare nel primo semestre del 2015.



mercoledì 1 ottobre 2014

Ecco le App che consumano più batteria



Troppe volte abbiamo visto questo avviso sui nostri dispositivi. Purtroppo o per fortuna, gli smartphone sono sempre connessi, vengono usati come navigatori, fotocamere, ci collegano ai social network per rimanere in contatto con i nostri amici e familiari e le batterie non arrivano mai a sera. Giochi sempre più complessi che sfruttano a pieno le schede grafiche e browser internet non ottimizzati, spesso, sono la causa di un eccessivo battery drain (consumo anomalo della batteria). La società che si occupa dello sviluppo di applicazioni per il controllo delle batterie, la M2Catalyst, ha pubblicato dei grafici suddividendoli in categorie, per illustrare quali app consumano di più.








Da Windows 8.1 a 10. Nuova mossa di marketing di Microsoft?


Con il nuovo Windows 10, Microsoft presenta molte novità all'interfaccia grafica, ed un ritorno alle origini.




Con Windows 8.1, Microsoft ha deciso di puntare sul touch screen, rendendo il sistema operativo molto versatile se installato su tablet e smartphone ma "macchinoso", spesso confusionario, su Pc utilizzando mouse e tastiera. Con Windows 10 invece hanno voluto ricreare l'esperienza utente di Windows 7, proponendo all'avvio il desktop con il tasto start e modificando la Modern Ui in modo da integrare le tiles all'interno del menu start completamente personalizzabile. Microsoft ha anche modificato il modo in cui si possono usare le applicazioni: mentre in Windows 8 possono essere usate solo a schermo intero, o al massimo affiancate tra loro, in Windows 10 sarà possibile utilizzarle come le finestre dei normali programmi, quindi senza coprire ed escludere completamente il desktop. La possibilità di dividere lo schermo per affiancare più finestre resta, ma con alcuni automatismi aggiuntivi per rendere più rapida e semplice la collocazione delle finestre ai vari angoli. Come avviene per Macintosh e Linux anche su Windows adesso abbiamo l'opportunità di utilizzare dei desktop virtuali  sui quali disporre diverse finestre e contenuti, in modo da organizzare meglio il proprio lavoro anche quando si devono fare i conti con uno schermo di dimensioni limitate, come può avvenire per esempio utilizzando un portatile. Un’icona nella barra delle applicazioni permetterà di accedere facilmente ai diversi desktop e di passare da uno all’altro. Vi lascio alle immagini:




La versione presentata di Windows 10 è naturalmente in fase di prova e probabilmente cambierà molto nel corso dei prossimi mesi, arricchendosi di nuove funzionalità, o modificando parte delle attuali. Microsoft ha annunciato che il resto di Windows 10 sarà presentato in un altro evento previsto per inizio 2015 e che il sistema operativo sarà messo a disposizione in una data ancora da stabilire, ma comunque entro la fine del prossimo anno.
Per chi volesse provarlo, è possibile scaricare la Techincal  Preview a questo indirizzo http://windows.microsoft.com/it-it/windows/preview-coming-soon.

lunedì 29 settembre 2014

Notizie su Windows 9



Mancano pochi giorni alla presentazione di Windows 9, tantissimi rumors appaiono sul web quindi ho deciso di raccogliere tutte le maggiori notizie per voi. Partiamo dalla più importante; sembra che Microsoft abbia deciso di rendere gratuito l'update per chi ha già una licenza di Windows 8 o 8.1, per quanto riguarda 7 o Xp purtroppo non ci sono conferme. Data l'agguerrita concorrenza con Apple, anche Microsoft punta sulla filosofia di aggiornamenti gratuiti e frequenti per i propri utenti, si parla di un sistema operativo all'anno.


Vediamo le novità grafiche:


Come possiamo notare da questa foto, la grafica è la stessa che troviamo su Windows 8/8.1, moderna e in stile flat, è stato reintrodotto il pulsante start dato che in molti si sono lamentati della Modern UI e sembra che Microsoft abbia ascoltato i propri utenti.


In rete è emerso un video di oltre due minuti pubblicato dal sito tedesco WinFuture che mostra come funziona il menu Start nella prossima versione di Windows. Come vedete c'è un mix di software tradizionali con applicazioni nuove, con tanto di Live Tile. Quest'ultime sono poste nella parte destra, mentre quella sinistra è più tradizionale. Nel menu Start è inoltre possibile vedere le opzioni dell'account, oltre che le opzioni di spegnimenti e riavvio, poste nella parte alta piuttosto che quella bassa.
Per quanto riguarda il debutto di Windows 9, che forse si chiamerà semplicemente Windows, dovremo attendere il prossimo anno. Microsoft dovrebbe distribuire una Technical Preview alla fine del mese o al più tardi a inizio ottobre, in modo che gli sviluppatori possano toccare con mano i cambiamenti più importanti, come ad esempio la possibilità di creare e gestire "desktop virtuali" o l'integrazione di un centro per le notifiche dalle varie applicazioni.

mercoledì 10 settembre 2014

Account Google violati


Quasi cinque milioni di account Google sono stati violati. Russia today news ha riportato che gli indirizzi email sono disponibili su di un documento di testo. Se avete una mail Google, di seguito troverete il link al file per controllare che non siate tra coloro a cui è stato violato l'account.
https://forum.btcsec.com/uploads/manual_09_2014/google_5000000.7z

Dopo aver scaricato il file, scaricate ed installate 7Zip e decomprimetelo.
Apritelo con WordPad, cliccate su modifica e poi su trova ed inserite il vostro indirizzo mail.

Come accedere automaticamente a Windows 8 e 8.1

La schermata di login è un' importante caratteristica per la sicurezza del computer in quanto solo l'utente che ne conosce la password può accedervi.
Ma se si lavora in un ambiente sicuro e si è l'unico utente del pc, si potrebbe pensare di prendersi la libertà di saltare la schermata di login in modo da avviare subito il sistema senza inserire il nome utente e la password nella schermata che appare dopo aver acceso il computer.

Su Windows 8 e il nuovo aggiornamento Windows 8.1 c'è un modo per bypassare la schermata di login e abilitare l'accesso automatico.

Tutto ciò che devi fare è seguire i pochi passi indicati di seguito per configurare l' accesso automatico su Windows 8 senza bisogno di digitare nome utente e password:

La prima cosa da fare è aprire la finestra Esegui premendo i tasti WIN + R contemporaneamente. Inserire nella casella di testo la parola netplwiz e cliccare su OK .


Nella finestra "Account utente" che si aprirà deselezionare la spunta della casella "Per utilizzare questo computer è necessario che l'utente immetta il nome e la password" e poi cliccare su Applica.


A questo punto apparirà una finestra popup dove inserire le proprie credenziali di accesso al sistema (Nome utente, Password, Conferma Password) e poi cliccare su OK.

Internet Explorer è vulnerabile, è tempo di cambiare browser


Microsoft ci ha messo tanta buona volontà nelle ultime versioni di Internet Explorer, ed infatti il browser è diventato più moderno in quanto a grafica e interfaccia ed è stato ben adattato alle nuove tecnologie e tutto sommato offre una buona esperienza di navigazione, ma di recente uno studio ha confermato ancora una volta una cosa che molti già sanno, Internet Explorer è il browser più insicuro di tutti.
Questo studio è stato condotta da Bromium Labs ed ha dimostrato ancora una volta che Microsoft ha evidentemente dato poco importanza alla sicurezza degli utenti, visto che Internet Explorer è risultato il browser più vulnerabile tra tutti, al punto che è letteralmente amato da tutti gli hacker che possono sbizzarrirsi e usare exploit e falle di sicurezza del browser per accedere ai dati degli utenti senza difficoltà, ed infatti gli attacchi di pirati informatici verso utenti che utilizzano IE sono sempre più frequenti.
Per accedere ai computer degli utenti gli hacker fanno uso di tecniche di programmazione-Return Oriented oppure utilizzando Action Script Spray su Flash.
Cattive notizie per tutti coloro che utilizzano questo browser e che rischiano ogni volta che lo utilizzano di veder compromessa la loro privacy, ma il problema è facilmente risolvibile cercando altre alternative, e per questo voglio consigliarvi alcuni browser più sicuri ma anche migliori in generale: Firefox, Chrome, Dolphin, Opera.

lunedì 8 settembre 2014

Come aumentare la durata delle batterie

Guida al corretto utilizzo della batteria dello smartphone o del computer portatile



Le batterie Li-Iion che si trovano all'interno dei nostri portatili, smartphone, lettori Mp3, ecc, sono migliori rispetto a quelle al nichel-cadmio disponibili fino a qualche hanno fa, hanno minor ingombro e peso a parità di energia erogata e un'autoscarica più bassa nel caso di inutilizzo e sopratutto, non soffrono del problema di "perdita di memoria" se caricate senza raggiungere la scarica completa. Il rovescio della medaglia è che il litio è un metallo infiammabile e pericoloso e se esposto alle alte temperature o subisce un corto circuito, esplode; non lasciate mai smartphone, tablet o notebook al chiuso in auto, sopratutto in estate!
Le batterie agli ioni di litio, purtroppo hanno una data di scadenza, nel senso che una volta prodotte pian piano perdono efficienza; in condizioni di lavoro ottimali perdono circa il 20% annuo pertanto non acquistate batterie di riserva o vecchie rimanenze di magazzino, avranno già perso una percentuale di vita.

Sapendo che comunque hanno un degrado naturale, vediamo come mantenere le batterie dei nostri dispositivi elettronici:


  • Evita di scaricare spesso e completamente la batteria, mai portare la batteria sotto il 5-10%

  • Puoi scaricare parzialmente la batteria ed eseguire frequenti ricariche perché ricaricare una batteria al litio, anche parzialmente, non causa nessun effetto memoria, a differenza di quelle al nichel o nichel-cadmio. Quindi, anche se ricarichi per pochi minuti, non hai problemi di usura e di accorciamento dell'efficienza futura.

  • Le batterie al litio, devono essere ricalibrate, ciò è possibile eseguendo un ciclo di scarica completo, ogni 30 cicli carica-scarica, e quindi ricaricandola del tutto. Far spegnere completamente il dispositivo e caricarlo fino al 100%. Senza la ricalibrazione il sensore di carica della batteria diventerà sempre meno preciso e accurato nell'informazione di carica rimasta e la batteria potrebbe non funzionare più come prima.

  • Tieni la batteria al litio in un posto fresco, perciò evita di lasciare il notebook, per esempio, in auto sotto il sole. O in luoghi comunque soleggiati o caldi.

  • Se non utilizzi la batteria per molto tempo tienila in un posto freddo, quando un dispositivo non viene usato, se possibile, rimuovere la batteria. Questo evita la formazione di ossido.

  • Evita comunque di estrarre la batteria ogni volta che usi il portatile collegato con l'alimentatore, non aumenti, in tal maniera, la vita della stessa e ti esponi a perdite di dati in assenza di corrente. Può convenire rimuovere la batteria dal portatile durante lunghe sessioni di lavoro o gaming, sopratutto per il calore generato dal pc.

  • Evita di acquistare batterie al litio di scorta per uso futuro, verifica sempre la data di costruzione, e non acquistare batterie vecchie, anche se vendute sottocosto. Il tempo incide sulla qualità della batteria al litio e sulla sua durata una volta messa in funzione. Se hai una batteria al litio di scorta, usane una sino alla fine, e tieni l'altra in un posto fresco (l'ideale è il frigorifero ) con circa il 40% di carica.

domenica 7 settembre 2014

Formati video e codec

Principali formati video digitali


Dopo il post sui principali formati audio, voglio proporvi una panoramica dei codec video al momento disponibili per i nostri pc e smartphone.


Per prima cosa è doveroso parlare del CODEC, un programma che si occupa di trasformare, codificare e decodificare, un segnale analogico (audio o video) in digitale. Questa trasformazione avviene mediante la compressione del segnale originale che viene reso "più leggero" al fine di una sua più facile archiviazione e/o trasmissione; ne esistono diversi (e di conseguenza diversi formati di file video) ciascuno munito di caratteristiche peculiari.



AVI: Importante innanzitutto per ragioni storiche, dato che per primo ha introdotto la possibilità di trattare dati di tipo video su PC. Il formato AVI si basa su un driver MCI (Media Control Interface), interfaccia software che si inserisce tra l’applicazione specifica e la scheda grafica, consentendo una corretta interazione tra hardware e software. Sono supportati moltissimi codec di compressione, garantendo un'ampia generalità di utilizzo: citiamo ad esempio SuperMac Cinepak, MS Video 1 e M-Jpeg.

MOV: Si tratta del formato video proprietario Apple, oltre che della principale estensione multimediale per sistemi di tipo Mac OS. Data la diffusione e la popolarità del sistema targato Apple, il formato MOV è ormai un'alternativa da tenere in considerazione per ogni tipo di calcolatore. Secondo la logica di tale formato, si integrano diversi tipi di dati: ad esempio audio, video e animazioni, in modo dinamico, in applicazioni dedicate, definite movies. Gli algoritmi di compressione presenti in QuickTime (principale software per la visualizzazione dei file in formato MOV) sono principalmente tre, distinti per tipo di dato: il JPEG (immagini), il video compressor (video, questo algoritmo di compressione è proprietario Apple), e l’animation compressor (animazioni, computer graphic). Il formato MOV è ottimo per prodotti multimediali (ad esempio CD-ROM). Può essere utilizzato anche per piccoli progetti di Digital Video, benché’ privo di una variante hardware, praticamente indispensabile per il full motion.


MPEG-2: Standard sviluppato dal Moving Picture Expert Group, risulta adatto a produzioni di tipo broadcast (NTSC, PAL). Per la cattura e la compressione, è necessario un hardware particolarmente potente. Non ci si rivolge quindi a un pubblico di utenti comuni, ma piuttosto a televisioni, canali satellitari e produttori di DVD. Sono stati sviluppati specifici encoder software e player per il formato MPEG-2.


DV e HDV: Per quanto riguarda il formato DV, si tratta di un formato per la videoripresa completamente digitale molto adatto a procedure di editing non lineare. Il formato HDV ne costituisce l'evoluzione in alta definizione e nasce da un accordo circa le specifiche tecniche tra quattro colossi come Canon, JVC, Sharp e Sony. Per la cattura di video ad alta risoluzione HDV viene utilizzata la connessione Firewire, di cui ci si serve normalmente per connettere una videocamera a un PC. Il formato però non è lo stesso che viene impiegato per l’acquisizione MiniDv. HDV utilizza infatti un file MPEG2 ad alta risoluzione collocato all’interno di nastri MiniDv, mentre il formato MiniDv si serve di un codec completamente diverso. Risulta perciò necessario riconoscere questa differenza a livello software ed essere in grado di gestirla, indipendentemente dal tipo di videocamera collegata.


FLV: Le ultime versioni di Flash consentono la gestione dei video in formato FLV, che consente un livello di compressione, risoluzione e qualità totalmente personalizzabile. Tra gli ulteriori notevoli vantaggi, un'ottima generalità di utilizzo: la tecnologia Flash è infatti disponibile per tutti i computer e sistemi operativi e, di fatto, si trova già installata sulla quasi totalità di computer abilitati alla navigazione in internet. Risulta inoltre compatibile con la maggior parte dei sistemi utilizzati per l'upload dei video sulla rete.


3GP: Il formato 3GP, piuttosto moderno, legato alla continua evoluzione tecnologica dei dispositivi mobile, indica un tipo di file progettato espressamente per interfacciarsi con servizi di videotelefonia: ad esempio per la registrazione di file multimediali tramite telefoni cellulari o smartphone.


Microsoft Windows Media: Si tratta in sostanza di un tentativo di unificazione di diversi formati video da parte di Microsoft. L'obiettivo è stato raggiunto soltanto in parte e i file di tipo WMV (o WMA) hanno saputo diffondersi in rete, sia pure non in modo così pervasivo come era nelle attese degli sviluppatori. Tra i vantaggi messi a disposizione, l'utilizzo del codec MPEG-4, che garantisce ottime performance anche con livelli di bitrate relativamente bassi. Inoltre, viene garantito un ottimo livello di efficienza e qualità per quanto riguarda le operazioni di streaming video su internet.


MKV: Il formato comunemente noto come MKV (che denota l'estensione dei file in tale formato), la cui denomiazione formale è Matroska non costituisce, a rigore, un codec video o un formato di compressione audio. Si tratta piuttosto di un contenitore multimediale che può contenere molti file audio, video e flussi di sottotitoli, immagazzinati in un unico file, proprio come una Matrioska immagazzina al suo interno altre Matrioske, più piccole. Si tratta di un formato multipiattaforma che consente anche la visualizzazione di contenuti video e audio in alta definizione, simile a quella di un Blu-Ray. Risulta possibile anche diminuire le dimensioni del file generato, a prezzo però di una corrispondente perdita di qualità.

sabato 6 settembre 2014

Formati audio e codec


Principali formati audio digitali


I formati audio, per comodità, possono essere suddivisi in due categorie: lossy (con perdita) no lossy (lossless senza perdita di qualità).
L'idea di base che nasce dall'adozione del formato lossy, è che non tutti i suoni presenti nei 44.100 campioni al secondo contenuti in un file wav standard vengono percepiti dall'orecchio umano.
La nascita del formato Mp3 è dovuta dalla necessità di rimuovere tali frequenze e ridurre la dimensioni del file audio ottenendo, per esempio, 3 MB piuttosto che 7 MB o più di una normale canzone. La riconversione in un formato lossless è inutile, dato che ormai le frequenze sono andate perdute.

Formati audio Lossy

WMA (.wma): formato windows media audio, compresso e molto simile a un mp3. Formato di compressione audio della Microsoft. I file compressi in questo formato sono di circa il 20 % più piccoli degli Mp3

MP3 (.mp3) è l'abbreviazione di MPEG 1 layer III e identifica i file audio che utilizzano questo algoritmo. E' uno standard che elimina i suoni non udibili dall'orecchio umano. In questo modo un brano mp3 a 128 kbps occupa uno spazio pari a 1/11 rispetto allo stesso in formato .wav o cd audio.
Alcuni stimano un bitrate a 128 kbps come 'Cd Quality'; in realtà, le frequenze che vengono tagliate per risparmiare spazio sul disco rigido non sono tanto 'inaudibili'. A 192 i risultati cominciano ad essere buoni, e solo a 320 kbps si può parlare di CD Quality... Fino a qualche anno fa la qualità dell'mp3 era considerata elevata, ma ora -con l'affermarsi di schede audio più avanzate, a 24 bit- si continua ad usare l'mp3 rispetto ad altri formati come ogg o mpc più per la sua diffusione e compatibilità che non per la qualità del risultato. Un album di 600 MB in formato wav, andrà ad occupare circa 50 MB in mp3 128.

AC3 (ac3). E' il formato audio usato dai DVD. In genere lo troviamo a 384 kbps (e 6 canali), ma è possibile anche averlo in soli 2 canali e a bitrate inferiori. 

OGG VORBIS (.ogg): Ottimo codec open source. Riesce a dare risultati migliori dell'mp3 soprattutto a bitrate bassi (maggior qualità in minor spazio), cioè inferiori a 128 kbps. E' supportato praticamente da ogni player audio (sia software che audio).

MusePack (.mpc): Formato di altissimi risultati, soprattutto a bitrate alti (oltre 192 kbps e oltre). I risultati sono decisamente migliori dell'mp3: basta ascoltare una traccia codificata in mp3 a 192 kbps e una in mpc allo stesso bitrate per sentire immediatamente la differenza (in certi casi si resta senza parole...). Erano in molti a considerarlo il miglior formato audio lossy, almeno fino all'uscita dell'mp4. E' supportato da WinAmp tramite plugin, e in modo nativo da player più evoluti come Foobar 2000. Un album di 600 MB in formato WAV andrà ad occupare circa 100 MB se codificato in mpc con bitrate intorno ai 192-256 kbps. Da notare che dà il meglio di sé ad alti bitrate, mentre a bassi bitrate sono probabilmente preferibili ogg e acc .

Nero MP4 AAC (.mp4, .aac): Il più recente, è in questo momento il miglior formato lossy, avendo superato anche la pur elevatissima qualità dell'mpc. La qualità è estremamente elevata, seppure i tempi di conversione sono un po' più lenti rispetto agli altri formati.

AAC (di iTunes - .aac): Formato lossy che consente una qualità elevata (sempre parlando di formati lossy...), almeno un gradino superiore a quella dell'mp3. Caratteristica di questo formato è la possibilità di essere protetto tramite DRM, in modo da non poter essere copiato liberamente da una piattaforma all'altra (a meno di utilizzare programmi che lo sproteggano).

Real Player (.ra, .rm e altre estensioni simili): codec molto usato in certi video e in certi audio. RealPlayer è un programma gratuito che consente di eseguire tracce audio e video create con il suo codec, tuttavia è alquanto pieno di pubblicità.

Formati audio Lossless

WAV (.wav) il formato Wave non è altro che la registrazione in digitale di suoni reali, suoni che hanno avuto origine da una fonte esterna al PC. In un brano musicale WAV, la batteria, il pianoforte, la chitarra, il basso o la voce si sentono allo stesso modo indipendentemente dal PC su cui il file viene ascoltato (a parità di qualità acustica dei componenti hardware, naturalmente).

AIFF (.aif). E' il formato audio Apple utilizzato dalla Apple per i Mac. E' in pratica l'equivalente del WAV che viene utilizzato da Windows.

APE (Monkey Audio; .ape): Formato no lossy che permette di ridurre di circa il 50% lo spazio occupato dalla nostra musica (in certi casi anche di più) senza alcuna perdita in qualità. In questo modo, un album che in formato wav occupa circa 600 MB, viene ad occupare in media 300 MB (molto di più dei 100MB circa di un mpc a bitrate alti, e dei 60 di un mp3, tuttavia la qualità è identica all'originale); dico in media perché ci sono certi tipi di musica in cui il livello di compressione è ancora più elevato. Per ascoltare brani in questo formato, si possono usare dei plugin per WinAmp o player che lo incorporano in modo nativo come Foobar 2000. In questo momento è probabilmente ilmiglior codec lossless, considerando un equilibrio tra velocità e compression.

Apple Lossless Audio codec ALAC (.m4a) E' un codec audio lossless creato dalla Apple alcuni anni fa e reso disponibile come open source dalla Apple stessa a partire da ottobre 2011. E' supportato in Windows (nella codifica).

FLAC (.flac): Formato Open Source, di grande popolarità. Una volta era estremamente diffuso (tra puristi della musica), ma ha perso un po' di terreno con l'affermarsi del formato ape di MonkeyAudio, che a parità di qualità, permette una migliore compressione.

LA (Lossless Audio: .la): Il formato no lossy che comprime di più. La conversione in questo formato è lentissima, però ottiene la migliore compressione in assoluto (riprendendo l'esempio di MonkeyAudio, quell'album occuperebbe circa 290 MB, contro i 300 MB dell'APE). E' poco diffuso, dato che qualche MB guadagnato sull'ape non vale le lunghe attese in più (e un minor supporto da programmi terzi).

OPTIM FROG (.ofr): ottimo codec lossless, il migliore dopo LA come comprimibilità. La compressione è circa 3 volte più lenta rispetto a Monkey Audio, e il guadagno in MB è di circa il 2%. Come tutti gli altri formati di questa pagina, può essere ascoltato senza plugin con Foobar 2000.

WAVPACK (.wv, wvc): E' un valido formato di compressione open source, che permette sia risultati lossless, lossy e ibridi. La velocità di compressione è alta, e il grado di compressione buono. Interessante anche il formato ibrido, in cui al file lossy si affianca un altro file, che permetterà di ricostruire interamente il file originale in maniera lossless nel caso lo volessimo ripristinare.

venerdì 5 settembre 2014

Velocizzare il computer grazie all'SSD

Vuoi dare nuova vita al tuo Pc? Con poca spesa effettuerai un upgrade che ti permetterà di avere il computer scattante ed efficiente.



Con lo sviluppo di processori e ram sempre più veloci, il "collo di bottiglia" nei personal computer era l'hard disk. Quelli standard montati su ogni macchina, sia laptop che desktop, sono generalmente di tipo meccanico con all'interno una testina che legge dati da dischi, i quali memorizzano il sistema operativo, i programmi installati ed i vostri file. Un hard disk a stato solido inveceha dei chip installati al suo interno che memorizzano i dati, e non ha bisogno di attivare nessun movimento meccanico per funzionare; tutto ciò si traduce in velocità di lettura e scrittura, e nei benefici che può offrire non avere un meccanismo che si può rompere da un momento all'altro.

Tempi di apertura dei programmi in secondi

Il fattore principale nell'utilizzo dei meccanici, sta principalmente nel prezzo più contenuto e nei tagli disponibili, che permettono l'archiviazioni di Terabyte di dati, dato che per adesso gli Ssd offrono dimensioni più ridotte ad un prezzo leggermente più alto.
Perché spendere di più per avere meno spazio, vi chiederete voi; la risposta è semplice, le prestazioni non cambiano nel tempo, l'avvio del sistema operativo e di tutti i caricamenti avviene in modo rapidissimo, la stima di vita dei Samsung ad esempio è garantita per 1,5 milioni di ore, potete quindi dormire sonni tranquilli.
I principali motivi che portano alla rottura dei dischi sono dovuti a interruzioni di corrente che provocano un arresto anomalo delle testine come del resto trasportare portatili quando sono accesi causa danni agli hard disk; con un ssd questi problemi non ci sono più.

Questi sono i migliori in commercio, cliccando sopra al nome, verrete reindirizzati alla pagina di Amazon con descrizione e prezzo. Consiglio di non andare oltre a queste dimensioni, prezzi ancora troppo proibitivi. Dato che hanno poca memoria,  affiancate sempre un disco esterno per salvare foto e dati più importanti.

Adata Premier Pro SP920 128 GB
Crucial M500 120 GB
Samsung 840 EVO 120 GB
Samsung 840 Pro 128 GB
Plextor M6S 256 GB
Samsung 840 EVO 250 GB
Samsung 840 Pro 256 GB
Adata Premier Pro SP920 256 GB

giovedì 4 settembre 2014

Unità di misura dell'Informatica


Molto spesso si parla di Hard Disk esterni, chiavette Usb e memorie degli Smartphone. Terabyte, Megabyte e Gigabyte, sono termini ricorrenti in informatica. Vediamo insieme queste unità di misura.





Il bit, che è la più piccola unità di memorizzazione, è una cifra binaria, un'unità d'informazione 
elementare in un computer digitale che può assumere due soli stati: UNO oppure ZERO. 
L' 1 rappresenta lo stato di ON (acceso) e lo 0 lo stato di OFF (spento) da qui il nome binario. I bit sono associati in gruppi di otto al fine di rappresentare caratteri, numeri o simboli. 
Un gruppo di otto bit costituisce un Byte (es. 00000001) 
Il Byte è un termine che sta ad indicare un insieme di 8 bit, un byte è necessario per rappresentare 
un carattere o un segno di punteggiatura. I gruppi di 8 bit che possono assumere il valore di 0 o 1 
permettono di ottenere 256 varianti diverse, grazie alle quali il gruppo di 8 bit (1 Byte) è in grado 
di rappresentare tutte le lettere dell'alfabeto, maiuscole e minuscole, i numeri, i segni di 
interpunzione ed altri simboli. (Es. 01000001 = lettera A). 

I MULTIPLI DEL BYTE: 
Il Kilobyte (KB) è costituito da circa 1.000 Byte (esattamente 1024 Byte) 
Il Megabyte (MB) è costituito da circa 1.000.000 (1 milione) Byte
Il multiplo successivo è il Gigabyte (GB) che è costituito da circa 1.000.000.000 (1 miliardo) byte. 
La capacità di memoria di molte unità odierne come l'hard disk, si misura in Terabyte. 
Un Terabyte (TB) è costituito da circa 1.000.000.000.000 (1.000 miliardi) di Byte.
La velocità della CPU (Processore) è invece misurata in megahertz (numero di calcoli al secondo). 
Una CPU da 1 MHz compie un milione di cicli in un secondo.

In genere una canzone in mp3 è sui 3,5MB, mentre un film in dvx sull'ordine dei 700MB, un Mkv dai 3 ai 4 GB.

Questi sono dati approssimativi ma utili per chi ha una abbonamento internet flat:
La pagina iniziale di Google è grossomodo 0.5MB
Visitare una homepage ricca di contenuti (immagini, video ecc.) circa 2MB
Inviare/ricevere una semplice e-mail solo testo 20KB
Scaricare/ascoltare musica in streaming 1MB al minuto
Guardare in streaming una partita con Sky Go dai 300 MB ai 500 MB all'ora
Google Maps 1MB al minuto
E ricordate, guardare un film in streaming è l'equivalente di scaricarlo. Avranno la stessa dimensione!

Problemi di compatibilità


Avete abbandonato Xp e siete passati a Windows 7 ma avviando il vostro programma preferito, vi siete accorti che non parte più e non è stato aggiornato ad una versione compatibile per il vostro sistema operativo? Non preoccupatevi, esiste una soluzione!


Cambiare o aggiornare il sistema operativo, molto spesso, porta a problemi legati ad incompatibilità hardware o software. Se i driver delle vostre periferiche non sono stati sviluppati per Windows 8 o 7, purtroppo non c'è soluzione, Windows continuerà ad ignorare la vostra scheda audio o video. Dal lato programmi spesso la soluzione ci viene data direttamente da Microsoft con un'opzione integrata in Windows.


La guida è basata su Windows 7 service pack 1, ma la procedura è identica anche per Windows 8.

Cliccate col tasto destro del mouse sul collegamento del programma a cui volete cambiare le proprietà;


Nella tendina che vi appare cliccate su Proprietà


Adesso cliccate su Apri percorso file. Vi porterà automaticamente alla cartella in cui è installato il programma.



Cliccate nuovamente col tasto destro del mouse sull'icona. Questa volta si apriranno le proprietà del programma stesso e non del collegamento.


Adesso cliccate su Compatibilità.


Attivate la spunta su "Esegui il programma in modalità compatibile per:" e su "Esegui questo programma come amministratore" e applicate le modifiche.

Adesso avete reso avviabile in modalità Xp. Se ancora non parte, sicuramente avrete bisogno di patch, oppure proprio non esiste compatibilità tra il nuovo Windows e il programma che avete.